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Scuola di sartoria artigianale: dalla misura al capo finito

Corso Di Sartoria Professionale Istituto Di Moda Burgo Di Roma

La sartoria artigianale e professionale è un’arte che unisce tecnica, creatività e precisione. All’Istituto di Moda Burgo, nel corso di Sartoria Professionale, studenti e studentesse imparano a trasformare un’idea in un capo su misura, seguendo un percorso che parte dalla misurazione e arriva fino alla consegna del capo finito.

Questo articolo ripercorre le fasi fondamentali di questo viaggio, rivelando il valore di una formazione pratica e personalizzata.

Il significato di sartoria artigianale

La sartoria artigianale si distingue dalla confezione industriale per l’attenzione minuziosa al dettaglio, la personalizzazione spinta e l’elevata qualità delle lavorazioni, frutto di abilità manuali e di un occhio esperto.

Ogni capo realizzato è un pezzo unico, pensato e costruito per rispondere con precisione millimetrica alle esigenze, allo stile e alle misure del cliente. Questo mondo affascinante unisce la tradizione, fatta di tecniche tramandate di generazione in generazione, all’innovazione, che porta con sé l’impiego di strumenti moderni, materiali performanti e nuove tecnologie al servizio dell’artigianalità.

Le prime fasi: studio delle misure e della vestibilità

Il punto di partenza è la rilevazione accurata delle misure. Ogni centimetro conta per garantire una vestibilità impeccabile. Lo studio della vestibilità tiene conto non solo delle dimensioni, ma anche della postura, dello stile del capo e dell’occasione d’uso. Questa fase iniziale non è solo tecnica, ma anche di ascolto e dialogo con il cliente o, nel contesto formativo, di analisi del progetto.

L’obiettivo è comprendere esigenze pratiche ed estetiche, anticipare eventuali criticità e impostare il lavoro con una base solida. Un’accurata misurazione è infatti il fondamento su cui si costruisce ogni scelta successiva: dal taglio alla confezione, nulla può essere lasciato al caso.

Dal cartamodello alla tela

Una volta definite le misure, si passa alla creazione del cartamodello su misura. Il cartamodello è come la “mappa” del capo: un disegno tecnico in scala reale che riporta, su carta o cartoncino, la forma e le dimensioni precise di ogni parte del vestito. È la guida che indica dove tagliare, piegare e cucire.

Questo schema rappresenta la base di ogni capo e viene poi testato sulla tela, un tessuto neutro ed economico, spesso di cotone grezzo, che serve per fare una prova.

In questa fase si cuce una versione preliminare del capo, per verificare forme, proporzioni e volumi direttamente sul manichino o sulla persona. La prova su tela è fondamentale: permette di individuare eventuali difetti, regolare lunghezze e ampiezze, e fare modifiche senza rischiare di danneggiare il tessuto definitivo, che può essere costoso o delicato.

Scelta e preparazione dei tessuti

La scelta del tessuto è una fase cruciale. Ogni materiale ha caratteristiche diverse di peso, elasticità, caduta e resa estetica. Ad esempio, per un abito da sera si possono scegliere sete leggere come chiffon o georgette, per un cappotto invernale lane pesanti o panni di lana, mentre per un abito estivo possono essere perfetti lino e cotone, freschi e traspiranti. Un abito da sposa potrà invece richiedere tessuti preziosi come mikado di seta o tulle ricamato.

Grazie a nozioni di merceologia tessile, lo studente impara a selezionare la stoffa più adatta al progetto in base all’uso, alla stagione e all’effetto estetico desiderato. Prima del taglio, il tessuto viene preparato: può essere lavato, stirato e stabilizzato per evitare deformazioni.

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Tecniche di taglio e confezione

Seguendo il cartamodello, il tessuto viene tagliato con precisione, rispettando il verso e il drittofilo. La confezione avviene con un mix di cuciture a macchina e rifiniture a mano, utilizzando strumenti professionali come tagliacuci, ferri da stiro industriali e aghi specifici per ogni tessuto.

Durante il corso di sartoria professionale, gli studenti imparano a padroneggiare queste tecniche, comprendendo quale tipo di cucitura usare in base al tessuto e all’effetto desiderato, come impostare correttamente le macchine, e come combinare lavorazioni industriali e artigianali per ottenere un capo di alta qualità. Ogni passaggio è eseguito con attenzione, sviluppando non solo la manualità, ma anche la capacità di pianificare le fasi di lavoro per garantire precisione e tempi di realizzazione ottimali.

Le rifiniture e il tocco finale

Sono i dettagli a rendere un capo davvero artigianale: orli invisibili, asole fatte a mano, bottoni rivestiti, ricami personalizzati. In un corso di sartoria professionale, questa fase può includere anche lo studio e la pratica di tecniche raffinate come il moulage, per modellare direttamente il tessuto sul manichino, e il ricamo haute couture, che impreziosisce il capo con applicazioni di perline, paillettes e fili metallici.

Dopo il montaggio, il capo viene sottoposto a un controllo qualità meticoloso e a una stiratura professionale, che ne valorizza le linee e la forma, per rendere prondo il capo per la consegna al cliente o per la presentazione in passerella.

L’esperienza formativa in una scuola di sartoria artigianale

All’Istituto di Moda Burgo di Roma, l’apprendimento è fortemente pratico. Gli studenti lavorano sin da subito su progetti concreti, seguiti individualmente dall’insegnante. Le lezioni sono personalizzate in base al livello e agli obiettivi di ciascuno, e includono anche teoria, come lo studio della storia del costume e dei materiali.

Questo approccio permette di acquisire competenze reali, pronte per essere utilizzate nel mondo del lavoro.

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