La stagione Autunno/Inverno 2025/2026 si prepara a ridefinire il guardaroba femminile con un mix di comfort, sofisticazione e dettagli di forte impatto. Dalle cromie alla costruzione delle silhouette, le passerelle internazionali hanno messo in luce tendenze che rivelano sia un ritorno ai codici classici sia nuove interpretazioni materiche e stilistiche.
Secondo diversi report di trend forecasting, i prossimi mesi saranno dominati da un’estetica che alterna rigore e morbidezza, minimalismo e decorativismo.
Ecco le otto tendenze chiave da conoscere -e da studiare- per comprendere le direzioni che guideranno la moda della prossima stagione.
1. Marrone: il nuovo neutro
Il marrone, in tutte le sue sfumature – dal cioccolato intenso ai toni tabacco – diventa il colore cardine della stagione. Non è un caso che al centro dell’attenzione si sia imposto il Pantone “Mocha Mousse”, scelto come colore dell’anno e capace di incarnare alla perfezione il connubio tra calore e sobrietà.
Raffinato e versatile, il marrone sostituisce il nero in molti total look, comunicando calore e solidità.
2. Pelliccia: texture avvolgente
Dopo anni di scomparsa dovuta al (giusto) calo globale delle vendite, la pelliccia è tornata in passerella, il più delle volte in una rielaborazione etica: non più derivata dal manto di animali, ma in versione sintetica talmente ben fatta da non aver nulla da invidiare alla sua versione vera e classica. Lontane dalla sobrietà di una ricca signora, così le pellicce diventano casual.
I marchi che fanno ancora uso di pellicce animali – Dior, Louis Vuitton e Fendi per citarne alcuni – investono in certificazioni che dovrebbero garantire il benessere degli animali, ma sulla rilevanza di queste certificazioni il dibattito rimane acceso e gli interrogativi rimangono tanti.
Se la pelliccia nella sua versione classica si è diffusa come capospalla, oggi viene reinventata come gonna, top, nella versione abito o usata come ornamento.
3. Quadri: tradizione aggiornata
Il check invernale si reinventa, spaziando dal tartan scozzese alle micro-fantasie tono su tono.
Molto più di un semplice motivo decorativo, i quadri sono un simbolo grafico carico di storia, tradizione e identità culturale. Da sempre legati all’estetica classica inglese, tornano oggi come segno distintivo di un’eleganza trasversale, capace di attraversare stagioni e codici stilistici diversi.
Le passerelle confermano il ritorno di un pattern che parla di heritage, ma in chiave contemporanea.
4. Pelle: autorità e modernità
La pelle è uno dei materiali più iconici della moda: ha attraversato secoli di storia, trasformandosi da elemento funzionale a protagonista del design contemporaneo. Porta con sé un immaginario di sensualità, ribellione e carattere.
Nelle collezioni Autunno/Inverno 25/26 si traduce in trench lunghi dal taglio scultoreo, giacche biker rivisitate con silhouette sartoriali e pantaloni dalle linee decise. I finissaggi spaziano dall’opaco alle superfici lucide e futuristiche, in tonalità che vanno dal nero e marrone a sfumature più inaspettate.
Oggi il suo utilizzo evolve verso la sostenibilità, con alternative vegetali, rigenerate o cruelty-free che dimostrano come il fascino della pelle possa convivere con l’innovazione e il rispetto per l’ambiente.
5. Frange: dinamismo e movimento
Le frange sono tra gli elementi decorativi più versatili della moda. Dalle flapper girls degli anni Venti alle passerelle contemporanee, hanno attraversato epoche e stili reinventandosi, ma sempre donando movimento e dinamismo ai capi.
Oggi tornano protagoniste con interpretazioni innovative, mescolando materiali inediti e tecniche sartoriali d’avanguardia. Non più solo boho, ma anche in declinazioni couture, confermando la loro capacità di sedurre stilisti e appassionati di fashion design.
6. Ladylike: femminilità codificata
Letteralmente “Da Signora”, il ladylike richiama l’estetica borghese degli anni ’50, fatta di silhouette morbide ma strutturate, lunghezze midi, materiali raffinati e palette sobrie.
Tailleur, gonne a matita e cappotti sagomati valorizzano la figura suggerendo più che mostrando. Non è solo un modo di vestire, ma un atteggiamento che unisce compostezza, grazia e rigore, segnando una stagione in cui il rigore sartoriale incontra l’eleganza classica.
7. Spalle ampie: silhouette scultorea
Le giacche e i cappotti amplificano la linea delle spalle, recuperando l’eredità degli anni ’80 ma con proporzioni più architettoniche. Una scelta che comunica presenza e autorità.
La costruzione delle spalle diventa un segnale visivo immediato: occupare spazio significa reclamare visibilità.
8. Collo alto: protezione e intimità
Maglie, abiti e cappotti si chiudono sul collo con morbidezza o rigore, a seconda del materiale. Un dettaglio che sottolinea il bisogno di comfort, sicurezza e protezione.
Il collo alto risponde a una logica di rifugio e intimità: un piccolo gesto stilistico che racchiude il corpo in un guscio di eleganza.
Uno sguardo finale
La stagione Autunno/Inverno 2025/2026 si caratterizza per un equilibrio tra tradizione e sperimentazione. Studiare queste tendenze significa comprendere come il linguaggio della moda rifletta i bisogni della società: ricerca di sicurezza, valorizzazione della femminilità, desiderio di tattilità e materiali durevoli. Un osservatorio prezioso non solo per chi lavora già nel settore, ma anche per chi si sta formando oggi e vuole intercettare le direzioni che definiranno il futuro.
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